L'Albero delle Mozzarelle

Apparve così all’improvviso.
Pareva un albero come tanti.
Alto una decina di metri, fusto corto e ramoso,
corteccia rugosa e foglie grandi e verdissime.
Somigliava vagamente a un fico,
un fico gigante.
Ma un fico non era.
Se provavi a spezzarne un rametto
non usciva una linfa bianco latte,
ma sgorgava autentico latte di bufala.
E i suoi frutti non erano frutti ma vere e proprie mozzarelle.

L'albero delle Mozzarelle
Apparve così all’improvviso.
Pareva un albero come tanti.
Alto una decina di metri, fusto corto e ramoso,
corteccia rugosa e foglie grandi e verdissime.
Somigliava vagamente a un fico,
un fico gigante.
Ma un fico non era.
Se provavi a spezzarne un rametto
non usciva una linfa bianco latte,
ma sgorgava autentico latte di bufala.
E i suoi frutti non erano frutti ma vere e proprie mozzarelle.
La Verdura che non parlava inglese


La Verdura che non parlava inglese
La Pizza di Toro Seduto

23 febbraio 1890. Il signor Esposito impresario italiano
del Circo Barnum stava accompagnando Mr. William Frederick Cody
e il grande capo Sioux Toro Seduto, a cena,
dopo l’enorme successo di pubblico che il celebre Wild West Show aveva ottenuto proprio quella sera a Napoli.
« Lo sa Mr. Cody che voi i bisonti li chiamate bufali
ma le nostre bufale sono quelle vere?
Se voi foste di queste parti potrebbe tenere come nome d’arte la Bufala Bill e nessuno farebbe un plissé…».
Sorry, I really don’t understand, disse Cody,
mentre il capo indiano sorrise tra se, sornione, ma senza proferir verbo.
Giunsero finalmente in una pizzeria di un conoscente dell’impresario, dalle parti della vecchia Vicaria dove Toro Seduto e Bufalo Bill assaggiarono per la prima volta l’autentica pizza napoletana, annaffiata da un generoso vino rosso vesuviano.
Toro Seduto in estasi dopo aver bissato l’ottima specialità
si alzò in piedi e tra lo stupore di tutti, qui proprio qui, pronunciò la famosa frase che oggi tutti conoscono:
« Quando avranno inquinato l’ultimo fiume, abbattuto l’ultimo bisonte,
pescato l’ultimo pesce,solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche »

La Pizza di Toro Seduto
23 febbraio 1890. Il signor Esposito impresario italiano
del Circo Barnum stava accompagnando Mr. William Frederick Cody
e il grande capo Sioux Toro Seduto, a cena,
dopo l’enorme successo di pubblico che il celebre Wild West Show aveva ottenuto proprio quella sera a Napoli.
« Lo sa Mr. Cody che voi i bisonti li chiamate bufali
ma le nostre bufale sono quelle vere?
Se voi foste di queste parti potrebbe tenere come nome d’arte la Bufala Bill e nessuno farebbe un plissé…».
Sorry, I really don’t understand, disse Cody,
mentre il capo indiano sorrise tra se, sornione, ma senza proferir verbo.
Giunsero finalmente in una pizzeria di un conoscente dell’impresario, dalle parti della vecchia Vicaria dove Toro Seduto e Bufalo Bill assaggiarono per la prima volta l’autentica pizza napoletana, annaffiata da un generoso vino rosso vesuviano.
Toro Seduto in estasi dopo aver bissato l’ottima specialità
si alzò in piedi e tra lo stupore di tutti, qui proprio qui, pronunciò la famosa frase che oggi tutti conoscono:
« Quando avranno inquinato l’ultimo fiume, abbattuto l’ultimo bisonte,
pescato l’ultimo pesce,solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche »
La Pronipote di Partenope

D’estate è molto facile incontrarla.
Di giorno, presso lo stabilimento balneare “Napolinesia” a Marechiaro dove lavora.
Invece all’ora di cena, puoi facilmente trovarla insieme ad amici e amiche da Fratelli la Bufala a Mergellina, dove va spesso a fare serata.
Sui venticinque anni, occhi verde smeraldo, pelle ambrata, tratti vagamente orientali, un sorriso incantatore e disarmante.
Si chiama Maria Ruocco ma per tutti è confidenzialmente solo Tahiti.
Dicono, che durante la notte di S.Lorenzo,
quando cadono le stelle, non possa mai resistere a un bagno di mezzanotte.
Dicono, che per lei, ogni anno e sempre alla stessa ora,
il mare abbia un canto talmente irresistibile, che non riesce mai a sottrarsi.
Dicono, che sentirla rispondere al mare in quella rara occasione sia un’esperienza davvero irripetibile e che quando poi s’immerge, tutto intorno diventa intriso di magia, il golfo di Napoli sembra un sogno e lei pare diventare quasi del colore delle stelle mentre nuota come una sirena
con la sua coda d’argento.
Dicono sia tale e quale ad una sua illustre e lontanissima parente. Dicono…

La Pronipote di Partenope
D’estate è molto facile incontrarla.
Di giorno, presso lo stabilimento balneare “Napolinesia” a Marechiaro dove lavora.
Invece all’ora di cena, puoi facilmente trovarla insieme ad amici e amiche da Fratelli la Bufala a Mergellina, dove va spesso a fare serata.
Sui venticinque anni, occhi verde smeraldo, pelle ambrata, tratti vagamente orientali, un sorriso incantatore e disarmante.
Si chiama Maria Ruocco ma per tutti è confidenzialmente solo Tahiti.
Dicono, che durante la notte di S.Lorenzo,
quando cadono le stelle, non possa mai resistere a un bagno di mezzanotte.
Dicono, che per lei, ogni anno e sempre alla stessa ora,
il mare abbia un canto talmente irresistibile, che non riesce mai a sottrarsi.
Dicono, che sentirla rispondere al mare in quella rara occasione sia un’esperienza davvero irripetibile e che quando poi s’immerge, tutto intorno diventa intriso di magia, il golfo di Napoli sembra un sogno e lei pare diventare quasi del colore delle stelle mentre nuota come una sirena
con la sua coda d’argento.
Dicono sia tale e quale ad una sua illustre e lontanissima parente. Dicono…
La bufalina con un corno solo

Era amata da tutta la mandria,
benché non la trovassero proprio bellissima,
forse a causa di quell’unico corno rosso vicino alle narici
e non due, sopra alle orecchie come tutti gli altri,
o per il colore assai più chiaro e l’aspetto della pelle
che sembrava più un carro armato che un manto da bufalo.
Nonostante ciò sprizzava simpatia e gioia di vivere
da tutti i pori, tant’è che divenne presto la mascotte
di quella mandria di bufale e bufali.
E tu chi sei, cosa ci fai qui?
disse il fattore quando si accorse all’improvviso della sua presenza, con tutta l’intenzione di allontanarla dal branco.
Non l’avesse mai fatto, a quel punto l’intera mandria si strinse intorno alla piccola come un sol bufalo per proteggerla, facendo chiaramente capire al fattore che non era cosa. Così la piccola continuò a vivere (e ancora vive) felice e contenta, in quell’allevamento dalle parti di Salerno, convinta di essere la più amata tra le bufale e senza che nessuno, ad oggi, sia riuscito poi a scoprire se in realtà fosse un unicorno femmina in fuga dal paese delle fate o una vivacissima rinocerontina scappata da un circo.
Nel dubbio, chi passa da quelle parti, la chiama affettuosamente Rinuccia, e lei sorride.

La bufalina con un corno solo
Era amata da tutta la mandria,
benché non la trovassero proprio bellissima,
forse a causa di quell’unico corno rosso vicino alle narici
e non due, sopra alle orecchie come tutti gli altri,
o per il colore assai più chiaro e l’aspetto della pelle
che sembrava più un carro armato che un manto da bufalo.
Nonostante ciò sprizzava simpatia e gioia di vivere
da tutti i pori, tant’è che divenne presto la mascotte
di quella mandria di bufale e bufali.
E tu chi sei, cosa ci fai qui?
disse il fattore quando si accorse all’improvviso della sua presenza, con tutta l’intenzione di allontanarla dal branco.
Non l’avesse mai fatto, a quel punto l’intera mandria si strinse intorno alla piccola come un sol bufalo per proteggerla, facendo chiaramente capire al fattore che non era cosa. Così la piccola continuò a vivere (e ancora vive) felice e contenta, in quell’allevamento dalle parti di Salerno, convinta di essere la più amata tra le bufale e senza che nessuno, ad oggi, sia riuscito poi a scoprire se in realtà fosse un unicorno femmina in fuga dal paese delle fate o una vivacissima rinocerontina scappata da un circo.
Nel dubbio, chi passa da quelle parti, la chiama affettuosamente Rinuccia, e lei sorride.
Pizze Spaziali


Pizze Spaziali
La bufala di fatto


La bufala di fatto
La più buona del reame

